ARTHROPODA
Due antenne, un’ala, un fossile d’ambra. Un moscerino acquaiolo, una falena, una termite alata. Tre macroscopie, tre specimen fotografici stampati su lucidi trasparenti e posati su tre monitor luminosi. I loro “referenti” sono fantasmi. Lontani nel tempo – catturati agli albori della fotografia o più recentemente nei laboratori scientifici degli entomologi –, ne è rimasta l’impronta sulla cellulosa, fissata nel breve tempo di uno scatto. Anatomie ingrandite, deformate, esemplari perduti di famiglie cosmopolite di cui forse un tempo hanno fanno parte.
Ditteri, lepidotteri, imenotteri. Classe, Insecta. Phylum, Arthropoda, la categoria animale più diffusa negli ecosistemi terrestri, circa 1.000.000 di specie conosciute, l’ottantacinque per cento del regno animale. Sorvolano corsi d’acqua, si nascondono nelle crepe dei muri, costruiscono città-cattedrali sotterranee, vanno a sbattere sui lampadari. La lente fotografica ne rivela le fattezze – quasi aliene – e ne scopre, isolandone i singoli elementi, la risonanza con altre immagini più familiari: paesaggi, mappe, ambienti.
Dettagli anatomici fuori misura si sovrappongono alle sequenze in movimento che scorrono sotto di loro sottotraccia, così le immagini migrano e costruiscono parentele: tra le venature di un’ala e un corso d’acqua, il manto di una falena e una corteccia di betulla, le ciglia di un’antenna e un filo d’erba.
Tre finzioni, tre lemmi di un’enciclopedia fantastica. Tre biografie immaginarie. Tre ‘lacrime degli dei’ – che si muovono dalle origini e fino alla fine del mondo, nella storia (passata) e nel destino (futuro) del nostro pianeta. Un atlante in movimento che traccia l’andirivieni fra gli insetti e i loro ecosistemi e disegna la mappa del loro fragile equilibrio, perché questo “residuo di biodiversità che ronza, striscia, punge e spaventa, che nutre il merlo prima e disfa la sua carcassa poi e che così facendo tiene sulle zampe la matassa degli ecosistemi terrestri, si sta posando come polvere per poi svanire” (Sandal, 2019).
Crediti
Arthropoda
Maddalena Parise / lacasadargilla
istallazione multimediale
Concept e contenuti visivi Maddalena Parise Paesaggi sonori Alessandro Ferroni Coordinamento artistico Katia Bienvenu, Lisa Ferlazzo Natoli
Produzione Projet NATIVIS, Labo Fiction-Science (ESADHaR/EPHE) / lacasadargilla
FRAC / PICARDIE – Amiens, 2023
The present is replete with the future and filled with the meaning of the past. (Gottfried W. Leibniz)